Mobilizzazione passiva
La fisioterapia gioca un ruolo fondamentale nella gestione di numerose condizioni mediche che influenzano la mobilità. Tra le tecniche più utilizzate per il recupero e il mantenimento del movimento c’è la mobilizzazione passiva, un metodo che permette di muovere un’articolazione senza che il paziente debba compiere alcuno sforzo. Si tratta di una tecnica molto utile e importante per prevenire complicazioni dovute all’immobilità e per favorire il recupero funzionale.
L’importanza della mobilizzazione passiva non si limita, comunque, solo al mantenimento della mobilità, ma si estende alla prevenzione di complicazioni secondarie: i pazienti costretti a lunghi periodi di immobilità, per esempio, rischiano di sviluppare rigidità articolari, retrazioni muscolari e problemi circolatori. Grazie alla mobilizzazione passiva, eseguita presso il Poliambulatorio FisioOneCare di Parma, questi rischi possono essere ridotti in modo significativo, favorendo un recupero più rapido ed efficace.
Cos’è la mobilizzazione passiva?
La mobilizzazione passiva è una tecnica fisioterapica che consiste nel movimento guidato di un’articolazione senza l’intervento attivo del paziente. Ciò significa che il movimento viene effettuato interamente dal fisioterapista o da un dispositivo apposito, senza che il soggetto partecipi attivamente.
A questo proposito, è importante distinguere la mobilizzazione passiva da altre forme disponibili:
- mobilizzazione attiva: il paziente compie autonomamente i movimenti;
- mobilizzazione attivo-assistita: il movimento è eseguito in parte dal paziente e in parte dal terapista o da un supporto esterno.
La mobilizzazione passiva, in particolare, viene utilizzata in situazioni in cui il paziente ha difficoltà o impossibilità a muovere un arto, come nel caso di patologie neurologiche, traumi o interventi chirurgici. Un altro aspetto da considerare è che questa tecnica non ha solo effetti meccanici, ma può avere anche un impatto positivo sul sistema nervoso, perché stimola le vie neurologiche coinvolte nel controllo del movimento.
Per quali patologie è indicata la mobilizzazione passiva?
La mobilizzazione passiva è impiegata per il trattamento di situazioni cliniche varie e molto diverse tra loro. Tra le più comuni rientrano:
- patologie neurologiche, quindi pazienti colpiti da ictus, sclerosi multipla o lesioni del midollo spinale, che possono trarre beneficio da questa tecnica per prevenire la rigidità articolare e mantenere un minimo di mobilità;
- patologie ortopediche, a seguito di fratture, distorsioni, interventi chirurgici (come protesi d’anca o ginocchio), per preservare il range di movimento e ridurre il dolore;
- immobilizzazione prolungata, come nel caso di pazienti costretti a letto per lunghi periodi in terapia intensiva o post-coma, che rischiano retrazioni muscolari e rigidità articolare;
- malattie reumatiche, come l’artrite reumatoide, per ridurre la rigidità articolare e migliorare la qualità della vita del paziente;
- recupero post-operatorio, dato che interventi chirurgici ortopedici richiedono una fase di riabilitazione che, spesso, include la mobilizzazione passiva proprio per evitare complicazioni.
Quali sono i vantaggi della mobilizzazione passiva?
La mobilizzazione passiva, eseguita professionalmente dai fisioterapisti di FisioOneCare di Parma, apporta un gran numero di benefici al paziente, tra cui:
- il mantenimento della mobilità articolare, perché previene la rigidità e le contratture muscolari;
- il miglioramento della circolazione sanguigna, dato che aiuta a ridurre il rischio di trombosi e favorisce l’ossigenazione dei tessuti;
- la riduzione del dolore, poiché stimola la produzione di endorfine e riduce la percezione del dolore cronico o post-operatorio;
- la prevenzione dell’atrofia muscolare, perché pur non essendo sufficiente a mantenere il tono muscolare, aiuta a preservare una certa elasticità;
- la stimolazione neurologica, dato che nei pazienti con patologie neurologiche può contribuire alla riorganizzazione neuronale e al recupero delle funzioni motorie;
- la prevenzione delle retrazioni tendinee, poiché una mancata mobilizzazione può causare accorciamenti tendinei che limitano il movimento futuro.
Un altro vantaggio della mobilizzazione passiva è la sua capacità di migliorare il benessere generale del paziente: il movimento, anche se passivo, può infatti aiutare a ridurre lo stress, migliorare il sonno e favorire una maggiore percezione di benessere fisico. Non solo, perché può anche contribuire a prevenire le aderenze cicatriziali post-operatorie e migliorare la qualità della guarigione nei pazienti sottoposti a interventi chirurgici.
Come si esegue la mobilizzazione passiva?
L’esecuzione della mobilizzazione passiva deve seguire alcuni passaggi fondamentali per garantire la sicurezza e l’efficacia del trattamento. Presso il Poliambulatorio FisioOneCare di Parma, i fisioterapisti seguono questo procedimento:
- il paziente viene fatto accomodare su un lettino, in modo che assuma una posizione comoda e confortevole per evitare tensioni muscolari inutili;
- si inizia con movimenti lenti e controllati, che non devono in alcun modo forzare l’articolazione, né provocare dolore;
- si aumenta con l’ampiezza e la complessità dei movimenti, in modo molto graduale;
- si ripetono le mobilizzazioni più volte, in modo da ottenere benefici a lungo termine.
Durante la procedura, i fisioterapisti controllano sempre le reazioni del paziente per individuare eventuali segni di disagio e dolore e, in caso, regolarsi di conseguenza. Inoltre, possono avvalersi anche di specifici dispositivi di mobilizzazione continua, che permettono di procedere con la terapia senza, tuttavia, compiere sforzi eccessivi.
In genere, il trattamento è personalizzato: ogni paziente ha, infatti, esigenze specifiche e le mobilizzazioni devono essere modulate e adattate in base alla patologia e alle condizioni di salute generale.
Esercizi di mobilizzazione passiva
Gli esercizi previsti dalla mobilizzazione passiva sono numerosi e possono essere eseguiti in diverse parti del corpo. Tra quelli maggiormente scelti dai professionisti di FisioOneCare di Parma rientrano:
- la mobilizzazione del ginocchio, che prevede la flessione e l’estensione dell’articolazione per mantenere il range di movimento;
- la mobilizzazione della spalla, eseguita con movimenti lenti di adduzione, abduzione e rotazione con l’obiettivo di prevenire la rigidità articolare;
- la mobilizzazione della caviglia, a base di movimenti circolari e flessioni per migliorare la mobilità articolare;
- la mobilizzazione del polso e delle dita, estremamente utile per tutti i pazienti affetti da patologie neurologiche o che hanno subito un intervento chirurgico.
La mobilizzazione passiva, proposta dai professionisti di FisioOneCare di Parma per il trattamento di un gran numero di condizioni e patologie, è una tecnica in grado di preservare la funzionalità articolare e prevenire le complicazioni derivanti dall’immobilità. Se, a primo impatto, possa sembrare una tecnica semplice, richiede in realtà competenza e attenzione per essere eseguita correttamente e in totale sicurezza.
Affidarsi a fisioterapisti esperti, come i professionisti del Poliambulatorio FisioOneCare di Parma, è fondamentale per ottenere i migliori benefici e per adattare il trattamento alle specifiche esigenze di ogni paziente.